Les conventions contre la double imposition ont un rôle fondamental mais il y a souvent des problèmes d'applicabilité lorsqu'un des sujets intervenant dans une’l'opération internationale doit être considérée comme transparente.
L’Agenzia delle Entrate è intervenuta su questo argomento nella risposta ad interpello n.258/2021. Le cas analysé dans le document de pratique concerne une fondation suisse qui investit dans des entreprises italiennes via un fonds suisse considéré comme transparent au sens de la législation fiscale suisse.. Le problème se pose de savoir si la retenue à la source prévue par l'accord peut être appliquée aux dividendes des actions italiennes détenues par le fonds transparent. (égal à 15%) ou la retenue à la source de base devrait s'appliquer (égal à 26%).
L’Agenzia delle Entrate ha risolto questo caso facendo leva innanzitutto sul fatto che il fondo, être transparent sur le plan fiscal, non può essere considerato come soggetto residente in Svizzera ai fini della Convenzione fra Italia e Svizzera e quindi non può richiedere l’applicazione della ritenuta convenzionale che però può essere richiesta dai soci del fondo.
Secondo l’Agence du revenu, i soci di entità trasparenti possono richiedere l’applicazione della Convenzione solo quando la normativa nazionale preveda che i redditi dell’entità trasparente siano tassati in capo ai suoi soci a prescindere dall’effettiva distribuzione degli stessi. L’Agenzia conclude poi sottolineando che comunque è vincolante, ai fini dell’applicazione della Convenzione, que les membres sont qualifiés de résidents et de bénéficiaires effectifs du revenu en question.